Giustinano, Infortiatum, cum Glossis Accursii

manoscritto membranaceo, sec. XIV, ff.2va-199rA

Collocazione: Ms. 370

 

In ogni monastero era necessaria la presenza di codici giuridici, poiché se è vero che i benedettini dovevano rispondere spiritualmente all’Altissimo, è pure vero che le loro proprietà e ogni genere di controversia terrena erano sottoposte alla legge degli uomini. Non stupisce quindi che anche nella biblioteca del Monastero di San Benedetto in Polirone, conservata quasi per intero in Teresiana, si trovino diversi testi di carattere legislativo.

Quella che vediamo qui è una copia del Codice Giustinianeo, raccolta ufficiale di costituzioni imperiali databile al VI secolo, ma ancora in uso per tutto il Medioevo. Il codice, di proprietà della Congregazione di Santa Giustina, passò al Polirone nel XV secolo, ma l’origine è senza dubbio di carattere privato e laico. Su di una pergamena sottilissima e in scrittura gotica ecco che vediamo scene di amministrazione della giustizia, racchiuse in bellissime miniature. Ma anche una moltitudine di glosse esplicative e volti tratteggiati che spuntano tra le parole suggerendo la materia dei testi.

Ovviamente non possono mancare draghi e rappresentazioni mostruose che sembrano quasi fare la guardia al testo e ammonire il lettore contro ogni intenzione criminosa.