Aesopus moralisatus [in latino e italiano], traduzione con adattamenti di Accio Zucco. Verona, Giovanni e Alberto Alvise, 26 giugno 1479

Le Favole di Esopo, opportunamente "moralizzate" ad uso didattico, furono tra la metà del Quattrocento e la metà del Cinquecento uno dei testi più diffusi e più ripetutamente stampati sia in Italia che in altri Paesi.

Questa edizione illustrata, di carattere popolare, la prima con il rifacimento in versi dovuto al grammatico veronese Accio Zucco da Sommacampagna, è tra le più pregevoli dell'arte silografica italiana e, in assoluto, tra le più significative per l'uso innovativo dell'ornamentazione tipografica.
Delle 22 copie oggi rimaste nel mondo, l'esemplare qui presentato si segnala per la qualità della colorazione ad acquerello che lo impreziosisce e che lo fa considerare tra i più interessanti, insieme con quelli conservati a Londra e a New York.

Il volume riveste inoltre grande interesse anche per la presenza dello stemma gonzaghesco dipinto all'interno della cornice della silografia iniziale, che lo fa ritenere l'unico incunabolo, oggi conservato nella nostra Biblioteca Teresiana, proveniente dalla dispersa Biblioteca Gonzaga.

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Silografia con Stemma Gonzaghesco

Silografia con Stemma Gonzaghesco