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Il Comune di Mantova propone presso la Biblioteca Comunale Teresiana un ciclo di tre incontri dal titolo “Per una nuova economia sociale tra sostenibilità, etica e complessità”.

L’iniziativa è volta a sensibilizzare la cittadinanza sui temi dell’economia sostenibile, traendo ispirazione dagli obiettivi comuni dell’Agenda 2030 per favorire una mobilitazione capillare per un vero cambiamento in favore di politiche di sostenibilità e inclusione sociale. Lo scenario contemporaneo richiede che si attivi una riflessione comune sulle sfide del presente e del prossimo futuro: mutamenti geopolitici, stravolgimenti degli equilibri economici globali, crisi migratorie e l’impellenza di contrastare il cambiamento climatico rappresentano elementi nodali nella definizione di un quadro di contesto estremamente complesso e variabile.

Quali processi possono essere attivati per incentivare lo sviluppo sostenibile? Quali modelli di sviluppo promuovere per garantire la sostenibilità dal punto di vista ambientale e sociale, proteggendo le risorse naturali e consentire uno sviluppo economico le cui conseguenze non siano a svantaggio delle generazioni future o dei gruppi più poveri?

La rassegna, inserita nel più ampio programma del Festival dello Sviluppo Sostenibile di ASVIS (Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile ETS) prevede tre incontri, tutti moderati dal Prof. Alessio Malcevschi, presso la Prima Sala Monumentale della Biblioteca Comunale Teresiana con inizio alle ore 18:00.

La partecipazione agli incontri è gratuita con prenotazione obbligatoria a This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it.

Di seguito il calendario degli incontri:

Stefano Zamagni, già professore ordinario di Economia politica presso l’Università di Bologna, in cui ha ricoperto numerosi ruoli, tra cui la presidenza della Facoltà di economia, impegnandosi negli anni soprattutto negli studi sul mondo del no profit, è Membro dell’Accademia delle Scienze di Bologna e di Modena, membro dell’Istituto Lombardo di Scienze e Lettere (Milano) nonché membro della Pontificia Accademia delle Scienze Sociali (Città del Vaticano), di cui è stato Presidente dal 2019 al 2023.

Viviamo il tempo della complessità nel quale la pervasività tecnologica genera nuovi paradigmi di sviluppo. La presenza di scenari di crisi globale oggi pone espone la condizione umana all'inedita possibilità di autoannientamento. L'umanità deve finalmente sviluppare la coscienza di una solidarietà universale, questa è la sfida: educarci a un pensiero complesso, in grado di consentirci di abitare un mondo in cui tutto è connesso. 

Mauro Ceruti è Professore Emerito e Direttore del Centro di Ricerca sui Sistemi Complessi (CriSiCO) presso l’Università IULM di Milano, Membro del Comitato Scientifico della Association Européenne Modélisation de la Complexité (MCX), membro del Consiglio Scientifico Internazionale della Cattedra Itinerante UNESCO “Edgar Morin”. Ha insegnato presso numerosi atenei italiani (Università di Palermo, il Politecnico di Milano, Università di Milano-Bicocca, Università di Bergamo, Università IULM di Milano.
Attraverso la sua ricerca ha partecipato alla costruzione di una comunità scientifica internazionale volta allo sviluppo di una epistemologia interdisciplinare della complessità.

La globalizzazione ha generato straordinario benessere, sradicando dalla povertà miliardi di persone, ha consentito un enorme progresso scientifico e ha ridotto i conflitti. Eppure, da diversi anni è entrata in crisi. Molto dipende dal cambiamento del rapporto tra Stati Uniti e Cina, passato dall’essere un legame virtuoso a una rivalità strategica, con la possibilità che degeneri in conflitto. Ma soprattutto sembrano essersi inceppati alcuni dei motori che ne avevano spinto la diffusione e si è indebolita la cornice politica che l’aveva favorita.
Lo scollamento energetico sta cambiando gli equilibri nel settore e, inevitabilmente, quelli geopolitici. Subdolo, ma inesorabile, si manifesta anche uno scollamento culturale: nei crescenti ostacoli alla mobilità delle persone (comprese quelle di talento), nella più limitata contaminazione tra culture diverse, nel maggiore nazionalismo di media e intrattenimento. Lo scollamento tocca anche il campo medico-sanitario. E naturalmente è sempre più evidente nelle istituzioni internazionali, che non riescono più a svolgere con efficacia il ruolo di collante tra nazioni.

Marco Magnani insegna International Economics in Luiss Guido Carli a Roma e in Università Cattolica del Sacro Cuore a Milano. Senior Research Fellow in Harvard Kennedy School. Ha lavorato per 20 anni in Investment Banking, in JPMorgan a New York e come Dirigente di Mediobanca. È stato per diversi anni membro del Global Agenda Council on Banking & Capital Markets del World Economic Forum. Nel 2010 è stato nominato Young Global Leader del World Economic Forum di Davos. Attualmente siede, come indipendente, in diversi Comitati Scientifici, Advisory Board e Consigli di Amministrazione. Collabora con IlSole24Ore. È autore di numerose pubblicazioni, l'ultima delle quali è Il Grande Scollamento. Timori e speranze dopo gli eccessi della globalizzazione (Bocconi University Press, 2024).

Categoria: EVENTI E NOTIZIE