Non solo libro antico. La Biblioteca investe anche nell’accrescimento, nell’aggiornamento e nella valorizzazione delle collezioni del libro moderno. Fra queste, il Fondo Locale costituisce uno dei nuclei di maggiore incremento numerico e più frequente consultazione da parte del pubblico. 

Titolare del deposito legale, la Biblioteca conserva infatti il materiale stampato entro i confini provinciali, documentandone la ricca produzione culturale, e allo stesso tempo monitora il panorama editoriale nazionale e internazionale, al fine di acquistare le pubblicazioni di interesse mantovano stampate al di fuori del territorio. 

Il patrimonio è così aggiornato costantemente attraverso l’acquisto di nuovi libri, riviste e periodici moderni, collane e opere in continuazione, repertori e cataloghi specialistici. 

Ulteriori incrementi vengono acquisiti tramite varie forme giuridiche di cessione (come lasciti, donazioni, comodati), andando a costituire Fondi speciali e Fondi librari di enti o di persona, sempre più spesso comprendenti materiale moderno di ragguardevole interesse. 

Un patrimonio moderno che include anche nuove acquisizioni di pregio, come le raffinate pubblicazioni di Alberto Tallone Editore, inconfondibili nella loro veste tipografica ricercata e originale, o le creative sperimentazioni artistiche di Corraini Edizioni: esempi tangibili della storia del design tipografico, perfettamente coerenti con le specificità e le rarità delle collezioni della Biblioteca. 

 

La Biblioteca conserva oltre 1.000 titoli di periodici di interesse locale, dei quali più di 200 sono le testate iniziate entro l’anno 1830: giornali italiani o stranieri, avvisi politici, riviste di arte o storia, fogli scientifici o letterari, titoli di varie accademie e istituzioni. 

Un posto di rilievo è occupato dalla «Gazzetta di Mantova». Fondata nel 1664 come «Aviso» di avvenimenti politici, è oggi riconosciuta come il giornale più antico d’Italia e del mondo: il primo numero qui conservato risale al 31 ottobre 1670. 

Fra gli altri titoli più antichi, si ricordano due periodici “giacobini”, espressione dei patrioti mantovani inneggianti alla repubblica durante la dominazione francese: il «Giornale degli amici della libertà italiana» (1797-1799) e «Le Journaliste bloqué» (1799). 

Allo stesso periodo risale la stampa del periodico culturale «Novelle politiche-letterarie» (1805), promosso probabilmente da Leopoldo Camillo Volta, il primo prefetto dell’Imperial Regia Biblioteca. 

Con la Restaurazione e i vincoli della censura governativa, la «Gazzetta di Mantova» restò, con poche eccezioni, l’organo d'informazione ufficiale. In Teresiana si conservano anche i numerosi periodici locali che, spesso in esemplari unici o estremamente rari, furono stampati a partire dalla metà dell’Ottocento sulla spinta del processo risorgimentale, dando voce a strati più o meno larghi dell’opinione pubblica, laica e religiosa, anche attraverso la cifra umoristica e satirica, che ha contraddistinto per esempio il dialettale «Mah!!!...» (1885-1900) o «Il Ficcanaso» (1900). 

All’inizio del nuovo secolo alcune riviste si distinsero per originalità, come «Il Merlin Cocai» (1896-1897, 1903- 1907), settimanale illustrato dalle caricature di Giuseppe Scalarini; «La Sfinge virgiliana» (1899), rara pubblicazione di enigmistica classica; la rivista futurista «Procellaria» (1917-1920) o quella dadaista «Bleu» (1920-1921). 

Destinataria degli esemplari d’obbligo stampati sul territorio provinciale, la Biblioteca continua tuttora ad accrescere la raccolta pubblicistica locale e a promuoverne la conoscenza. 

I giornali storici più rappresentativi sono infatti digitalmente consultabili sul portale della Biblioteca Digitale Teresiana (BDT) e su quella Regionale (BDL): 40 testate, che vanno dal 1665 al 1972. 

Tre secoli di stampa periodica mantovana.