Giovedì 21 novembre 2024 nelle Sale Monumentali della Biblioteca, alle ore 18:00, verrà inaugurata la mostra "La forma del tempo. Il Talmùd come architettura" di Giulia Flavia Baczynski, fotografa e artista che vive e lavora a Mantova.
Il titolo della mostra prende le mosse dall’impaginazione del Talmùd, il secondo testo sacro della cultura ebraica, un capolavoro di arte tipografica che distribuisce i testi e i commenti ai testi in una forma precisa, visibile negli spazi vuoti della pagina. Questa forma riprende, attraverso innumerevoli variazioni tipologiche, la suddivisione e l’organizzazione di uno tra i più antichi e sacri spazi dell’umanità, il Tempio.
Riprendendo la suddivisione architettonica in tre spazi del Secondo Tempio di Gerusalemme e, prima ancora, del Tempio di Salomone e del Tempio nomade (il tabernacolo nel deserto), il Talmùd organizza il discorso umano sulla legge divina in stanze-parole fondendo spazio fisico e spazio simbolico in un’unica entità mobile, il libro. "Un’architettura del tempo" in cui lo spazio diviene viatico, itinerario, cammino senza meta, movimento e quindi mutamento continuo.
La mostra si compone di opere eterogenee che comprendono libri d’artista, fotografie incise, disegni e modelli architettonici. Oltre alle singole opere, la mostra evidenzia la modalità rizomatica in cui la ricerca si è sviluppata proponendo più piani di lettura che sviluppano il tema iniziale e lo aprono in più direzioni costituendo un approfondimento delle questioni visibili e sottese al Talmud.
La presenza in mostra di una selezione di volumi antichi a stampa, di proprietà della Comunità Ebraica di Mantova e conservati in deposito in Biblioteca, evidenzia l’attenzione che i primi tipografi ebrei ponevano nella progettazione grafica dei libri instaurando un dialogo tra libri antichi e pratiche artistico-visive contemporanee.
Giulia Flavia Baczynski è fotografa di architettura e artista visiva, vive e lavora a Mantova. Laureata in Architettura, per molti anni lavora al Politecnico di Milano come modellista. La sua pratica artistica si concentra sulla rappresentazione dello spazio e il suo significato ibridando fotografia, disegno e modello. Le interessa il segno che compone e disegna lo spazio vitale e mentale dell’uomo, le forme naturali e simboliche che può assumere e le relazioni che intesse con il reale. Lavora su commissione per istituzioni, associazioni culturali, docenti universitari e studi di architettura. Ha esposto i suoi lavori in mostre personali e collettive sia in Italia che all’estero e ha all’attivo numerose pubblicazioni.
La mostra è organizzata dal Comune di Mantova con il patrocinio della Comunità Ebraica di Mantova e dell’associazione di cultura ebraica “Man Tovà. La città della manna buona” e sarà visitabile dal 22 novembre 2024 al 1° febbraio 2025 negli orari di apertura della Biblioteca Comunale Teresiana.
Rassegna stampa:
Locandina della mostra: