La mostra "La forma del tempo. Il Talmud come architettura" di Giulia Flavia Baczynski, fotografa e artista che vive e lavora a Mantova, allestita nelle Sale Monumentali della Biblioteca, è stata prorogata ed è visitabile fino a sabato 15 febbraio 2025 negli orari di apertura della Biblioteca Teresiana.

Il titolo della mostra prende le mosse dall’impaginazione del Talmud, il secondo testo sacro della cultura ebraica, un capolavoro di arte tipografica che distribuisce i testi e i commenti ai testi in una forma precisa, visibile negli spazi vuoti della pagina. Questa forma riprende, attraverso innumerevoli variazioni tipologiche, la suddivisione e l’organizzazione di uno tra i più antichi e sacri spazi dell’umanità, il Tempio.

Riprendendo la suddivisione architettonica in tre spazi del Secondo Tempio di Gerusalemme e, prima ancora, del Tempio di Salomone e del Tempio nomade (il tabernacolo nel deserto), il Talmud organizza il discorso umano sulla legge divina in stanze-parole fondendo spazio fisico e spazio simbolico in un’unica entità mobile, il libro. "Un’architettura del tempo" in cui lo spazio diviene viatico, itinerario, cammino senza meta, movimento e quindi mutamento continuo.

La mostra si compone di opere eterogenee che comprendono libri d’artista, fotografie incise, disegni e modelli architettonici. Oltre alle singole opere, la mostra evidenzia la modalità rizomatica in cui la ricerca si è sviluppata proponendo più piani di lettura che sviluppano il tema iniziale e lo aprono in più direzioni costituendo un approfondimento delle questioni visibili e sottese al Talmud.

La presenza in mostra di una selezione di volumi antichi a stampa, di proprietà della Comunità Ebraica di Mantova e conservati in deposito in Biblioteca, evidenzia l’attenzione che i primi tipografi ebrei ponevano nella progettazione grafica dei libri instaurando un dialogo tra libri antichi e pratiche artistico-visive contemporanee.

Giulia Flavia Baczynski è fotografa di architettura e artista visiva, vive e lavora a Mantova. Laureata in Architettura, per molti anni lavora al Politecnico di Milano come modellista. La sua pratica artistica si concentra sulla rappresentazione dello spazio e il suo significato ibridando fotografia, disegno e modello. Le interessa il segno che compone e disegna lo spazio vitale e mentale dell’uomo, le forme naturali e simboliche che può assumere e le relazioni che intesse con il reale. Lavora su commissione per istituzioni, associazioni culturali, docenti universitari e studi di architettura. Ha esposto i suoi lavori in mostre personali e collettive sia in Italia che all’estero e ha all’attivo numerose pubblicazioni.

La mostra è organizzata dal Comune di Mantova con il patrocinio della Comunità Ebraica di Mantova e dell’associazione di cultura ebraica “Man Tovà. La città della manna buona”.

Rassegna stampa:





Locandina della mostra: