Statutum civile, criminale, collegii, et mercatorum civitatis Mantuae. Anno 1774
Cartaceo; 1774; mm 197×151; cc. I + 284 + I’; paginazione coeva ad inchiostro in cifre arabe nell’angolo superiore destro da 1 a 532 e cartulazione recente a matita in cifre arabe da 1 a 282; filigrana a forma di scudo sormontato da una corona;
sulla c. [2r], che funge da frontespizio, è presente una cornice a forma di scudo polilobato, disegnata a penna e decorata con motivi floreali sfumati a sanguigna, che contiene il titolo dell’opera; rubriche poste in centro pagina, in lettere maiuscole
e numerate in numeri romani, da II (c. 3v) a CCII (c. 266r); titolo corrente sul margine superiore delle carte: Statutum civile, sul verso e civitatis Mantue, a fronte sul recto; legatura coeva costituita da quadranti in cartone rivestita in pergamena;
sul dorso titolo manoscritto ad inchiostro Statutum civile e su un tassello il numero 646; tagli colorati in verde/grigio.
Note di possesso: ex libris con stemma e dicitura C.L. Cavriani incollato alla controguardia anteriore; lo stemma corrisponde a quello della famiglia mantovana dei marchesi Cavriani.
Provenienza: acquisto, presso Scriptorium studio bibliografico S. Bassi (Mantova), 1999
Collocazione: Ms. 1378
Contiene integralmente il II libro degli Statuti riformati da Francesco Gonzaga IV capitano (1366-1407) ed emanati nel 1404, con le rubriche numerate in numeri romani da I a LXXX (cc.1r-109v). Segue un ordo feriarum emanato dal duca Guglielmo Gonzaga (1538-1587) nel 1583, secondo il calendario di papa Gregorio XIII (cc. 109v-111r) e, senza soluzione di continuità nella numerazione delle rubriche, norme di varia materia, diritto civile, privato, processuale, daziaria, redatte in latino e in volgare ed emanate tra la fine del Quattrocento e la fine del Cinquecento (cc. 111r-265v).
Il codice può essere considerato come una copia tarda, esemplata da uno scriba di professione, e probabilmente destinato all’uso presso un ufficio legale o di un privato.