Francesco Sansovino
Ragionamento di m. Fran. Sansouino. Nel quale breuemente s’insegna a giouani huomini la bella arte d’amore.
In Mantoua, [Venturino Ruffinello], 1545.
16 c. : 8° (mm 160×105); fascicolatura: A-D4; car. cors. e rom.; fleurons silografici sul frontespizio; legatura ottocentesca in vitello nocciola con doppio tassello sul dorso, in lettere maiuscole dorate “SANSOVINO – RAGIONAMENTO D’AMORE” e “MANTOVA 1545”; dorso delineato a comparti con nervi e ornato da fregi dorati; fleurons dorati ai piatti anteriore e posteriore; risguardi anteriore e posteriore in carta marmorizzata; segnalibro a nastrino di seta verde/rosa/giallo; tagli dorati.
Dedica dell’autore a Gaspara Stampa (1523-1554), poetessa veneziana di origini padovane, famosa anche come cantante e suonatrice di liuto (c. A2r-v).
Provenienza: acquisto, presso Scriptorium studio bibliografico S. Bassi (Mantova), 25 ottobre 2019.
Collocazione: ARCO.114
Francesco Sansovino (1521-1586), figlio del celebre architetto e scultore Iacopo Tatti detto il Sansovino, fu un poligrafo molto attivo, autore di versi, di prose letterarie, storiche, retoriche, di traduzioni, editore e commentatore di classici. Preferì alla carriera giuridica, la professione di letterato che gli permise il contatto con il fervido mondo delle stamperie della Repubblica di Venezia tanto da aprire nel 1560 una propria bottega all’insegna della “luna crescente”. Il Ragionamento fu ristampato sempre nel 1545 senza indicazione del luogo di stampa e del nome del tipografo ma la marca tipografica al frontespizio col motto Virtute duce comite fortuna, indica l’edizione veneziana del tipografo Giovanni Griffio.
L’opera si inserisce in quel filone della letteratura cinquecentesca che focalizza nella tematica dell’arte amatoria, l’oggetto delle sue trattazioni dedite ad affermare ed imporre un fine idealistico dell’amore. Una letteratura di consumo e di intrattenimento che ha come fine quello di allietare gli animi dei lettori e contemporaneamente quello di impartire consigli critici e pratici: è il caso del Ragionamento di Sansovino nel quale, uno dei due interlocutori, Panfilo, istruisce il giovane Silio all’arte della seduzione.