Bernardo Tasso
Il Floridante del signor Bernardo Tasso. Al serenissimo sig. il signor Guglielmo Gonzaga duca di Mantoua etc. Con gli argomenti a ciascun canto del signor Antonio Costantini, di nuouo ricorretto, & ristampato.
In Mantoua, appresso Francesco Osanna stampator ducale, 1588.
[8], 372 p. ; 12° (mm 136×73); marca editoriale sul frontespizio; fascicolatura: a4 A-P12 Q6; car. cors. rom.; iniziali e finalini silografici; controguardie e guardie anteriori e posteriori marmorizzate in colore rosa/azzurro/bianco come i tagli di testa, di piede e davanti; legatura coeva in cartoncino rigido rivestito in pelle spruzzata; sul dorso, decorato con filetti e motivi vegetali dorati, è presente un tassello rosso con impresse lettere maiuscole a stampa dorate: “TASSO FLORIDANTE POEMA”;
segnalibro a nastrino di seta azzurra.
Dedica di Torquato Tasso (1554-1595) a Guglielmo Gonzaga (1538-1587), duca di Mantova (cc. a2r-a4r).
Note di possesso: sul frontespizio, timbro ovale a inchiostro della famiglia dei conti Rizzini di Guidizzolo (Mantova); in calce nota manoscritta depennata (probabilmente “Geminiani Francisci” seguito forse da una data in numeri romani poco leggibile).
Al recto della I c. di guardia anteriore nota di lettura manoscritta: “Il genio del poema epico passò di padre in figlio nei due Tassi. Il Sig. S.r Torquato [depennato, e soprascritto, con altro inchiostro: “Bernardo”] Tasso lo credo sepolto in Sant’Egidio. Andreasi Ag.to 1785”.
Provenienza: dono, Associazione Amici di Palazzo Te e dei Musei Mantovani, 16 maggio 2018
Collocazione: ARCO.12
Bernardo Tasso (1493-1569), padre di Torquato, nel corso della sua vita, entrò al servizio, in qualità di segretario, di molte illustri e nobili famiglie: tra 1524-1525 ottenne incarichi dal conte e condottiero militare Guido II Rangoni (1485-1539),
nel 1529 da Renata di Valois-d’Orléans (1510-1575), moglie di Ercole II d’Este (1508-1559), duca di Ferrara, Modena e Reggio e nel 1532 dal principe di Salerno Ferrante Sanseverino (1507-1568). Prestò servizio alla corte urbinate di Guidobaldo
II della Rovere (1514-1574) dove fece educare il figlio Torquato e nel 1563, il duca di Mantova Guglielmo Gonzaga gli offrì l’incarico di segretario maggiore, finché nel 1569 ottenne la podesteria di Ostiglia. Fu anch’egli poeta come il figlio: deve la fama alla sua opera maggiore, l’Amadigi, romanzo cavalleresco in cento canti pubblicato nel 1560, ispirato alle avventure del cavaliere errante Amadigi di Gaula, protagonista dell’omonimo romanzo dello scrittore Garci Rodriguez de Montalvo (1450-1504). Rispetto al poema spagnolo però, Tasso introduce nuovi personaggi che animeranno l’azione del romanzo insieme al protagonista: nasce così la celebre figura di Floridante che diverrà l’attore principale, quale principe di Castiglia, nell’omonimo poema autonomo. Il romanzo rimase incompiuto perché interrotto dalla morte di Bernardo; sarà corretto, terminato e pubblicato postumo da Torquato Tasso nel 1587 a Bologna per i tipi di Alessandro Benacci.
Il Floridante è un poema in ottava rima, diviso in diciannove canti; ognuno di essi è introdotto da un argomento, un riassunto dell’azione che sta per compiersi, ad opera di Antonio Costantini (n. ca. 1559), poeta e letterato piceno, denominato Agitato Accademico Olimpico di Vicenza, amico di Torquato Tasso.